È il prelievo di liquido amniotico dalla cavità uterina. Lo si esegue sotto diretta osservazione ecografica. Si prelevano circa 20 cc di liquido amniotico che si riformeranno dopo poco perché questo non è altro che l’urina del bambino.
L’esame del liquido amniotico serve di solito a scoprire tutte le malattie dei cromosomi, una gran parte delle anomalie genetiche (attraverso lo studi del DNA).
In genere è la coppia con il consulto che precede l’amniocentesi, decide quali esami sia più giusto eseguire. Caso per Caso.
Si va dalla semplice amniocentesi di base per la ricerca delle comuni malattie cromosomiche (ad esempio la Sindrome di Down) fino ai più ampi e completi studi delle malattie genetiche oggi conosciute, passando, per la maggior parte dei casi, attraverso lo screening delle più frequenti malattie genetiche (Fibrosi cistica, Ritardo Mentale, Sordità congenita, Distrofia muscolare, Atrofia Muscolare Spinale).
La scelta del tipo di esame può essere fatta in ogni momento.
Nel nostro Centro è inoltre possibile, insieme alla risposta citogenetica, eseguire, un accuratissimo screening per la ricerca degli errori congeniti del metabolismo. Si tratta di malattie rare (che tanto rare non sono) per le quali, già in gravidanza, talvolta è possibile intervenire mediante un’opportuna condotta alimentare onde evitare i danni neurologici, che gli errori del metabolismo determinano già a partire dalla vita intrauterina.
Si deve però aggiungere che, nel nostro centro, grazie all’introduzione di una metodologia straordinariamente innovativa la NGS Next Generation Sequencing, è possibile esplorare tutto il genoma umano oggi conosciuto, già prima di nascere.
Si. Migliaia di malattie genetiche ereditarie. Esse possono essere richieste specificamente su di un sospetto clinico, anamnestico ed ecografico, oppure in casi particolari con diagnosi ecografica incerta, si può finalmente capire se, sotto quei dubbi morfologici esiste una patologia genetica. Questo è oggi possibile grazie alla introduzione, nel nostro centro di diagnosi prenatale, della NGS Next Generation Sequencing, in grado di esplorare, dove servisse, tutto il genoma umano oggi conosciuto.
Attualmente la maggior parte delle coppie richiedono che sul prelievo di liquido amniotico si ricerchi l’eventuale esistenza di altre temibili malattie genetiche quali:
Atrofia Muscolare Spinale (SMA)
Fibrosi Cistica
Sordità Congenita
Ritardo Mentale (Sindrome dell’X-FRAGILE)
Sindrome di Duchenne
Inoltre:
Ove il medico ritenesse necessario sul liquido amniotico possono essere ricercate anche alcune sostanze chiamate citochine, la cui presenza indica l’esistenza di una condizione di infiammazione all’interno della cavità gestazionale. Lo studio di tali citochine, tra le quali quelle delle interleuchina 6, fornisce al medico uno straordinario supporto diagnostico per il futuro della gestazione.
Attualmente è anche possibile eseguire, insieme alle risposte genetiche e citogenetiche, anche i risultati di uno screening metabolico prenatale accuratissimo che permetterà di ottenere informazioni sulle concentrazioni di alcuni composti responsabili di circa 37 nell’ambito degli Errori Congeniti del Metabolismo. Tale screening è totalmente GRATUITO. Lo screening viene eseguito per ragioni etiche, in alcuni casi, la madre già in gravidanza potrebbe intervenire attraverso un’opportuna terapia (alimentare o farmacologica) per evitare i gravi danni neurologici che tali errori congeniti determinano già a partire dalla vita intrauterina.
Il rischio generico è di un aborto su 100 procedure se praticato in centri a bassa specializzazione.
Gli studi attuali, ed in particolare il più grande TRIAL randomizzato mai condotto sui rischi dell’amniocentesi, condotto da noi nel 2009 su 36.000 soggetti, ha invece dimostrato che tale rischio, in Centri di Eccellenza come il nostro, dopo profilassi con antibiotici, è bassissimo, limitato allo 0,031 % e quindi addirittura inferiore a coloro che non la eseguono (Giorlandino C, Cignini P, Cini M, Brizzi C, Carcioppolo O, Milite V, Coco C, Gentili P, Mangiafico L, Mesoraca A, Bizzoco D, Gabrielli I, Mobili L. Antibiotic prophylaxis before second-trimester genetic amniocentesis (APGA): a single-centre open randomised controlled trial. Prenat Diagn. 2009 Jun;29(6):606-12.).
L’esame è molto sicuro.
Gli errori sono eccezionali. Ma, come per tutte le pratiche mediche bisogna comprendere che ci può essere un’eccezione o un caso nuovo.
Piuttosto bisogna informare che, in circa un caso su 1000 esami la coltura delle cellule non riesce e il prelievo va ripetuto.
L’evenienza è però remota.
Intorno alla 16a settimana di gravidanza.
Con una variazione tra 15 e 20 settimane. Si può fare anche prima (amniocentesi precocissima) o più tardi (amniocentesi tardiva) ma le indicazioni sono comunque diverse.
Nel nostro Centro la risposta preliminare più importante (quella sulle forme classiche di mongolismo) entro 48 ore dall’esecuzione del prelievo, tale risultato si ottiene mediante tecnica QFPCR, mentre la risposta definitiva la avrà in circa 15 giorni.
Normalmente l’esame presso altri centri, può arrivare ad essere completato in diverse settimane. La differenza sta nel fatto che l’Artemisia Main Center di Viale Liegi a Roma è una struttura completa, dove si esegue tutto in sede, e, soprattutto, è il più grande centro di Diagnosi Prenatale in Italia ed uno dei primi del mondo (fonte www.amniocentesi.it)
È una sperimentatissima tecnica di biologia molecolare utilizzata da noi, tra i primi centri al mondo, in diagnosi prenatale.
(Questa può variare a secondo delle indicazioni del ginecologo curante)
Terapia standard suggerita:
Pr/ Azitromicina
s/ una compressa al giorno per tre giorni che precedono l’esame.
Se il suo ginecologo le ha prescritto altri farmaci (tipo Vasosuprina o altro) li può assumere contemporaneamente.
Se crede lo consulti pure e se lui stabilisce, per Lei, un trattamento particolare segua assolutamente le sue indicazioni perché è lui che la conosce meglio e sa cosa nel suo caso sia più indicato eseguire.
- Gruppo e fattore RH suo e del marito
- Transaminasi
- Markers epatite B e C
- HIV (Consigliato, ma non obbligatorio)
Qualora poi, il fattore Rh della gestante fosse negativo e quello del marito positivo, bisogna eseguire anche un prelievo per:
- Test di Coombs indiretto ed inoltre procurarsi una fiala di Immunoglobuline anti D (consigliarsi con il curante o con il farmacista per il nome commerciale del farmaco).
Il cosiddetto “cariotipo molecolare” è una tecnica genetica molto diffusa che analizza in solo 72 ore tutte le alterazioni del numero dei cromosomi (trisomie come la sindrome di Down e tutte quelle anomalie che risultano visibili al cariotipo tradizionale).
Inoltre, essendo un esame di biologia molecolare indaga, contemporaneamente, su ben oltre 100 patologie che, nell’amniocentesi tradizionale, non potrebbero essere diagnosticate.
Oltre queste 100 patologie, il cariotipo molecolare può scoprire anche delezioni, microdelezioni e microduplicazioni che, come le prime, sfuggirebbero all’amniocentesi tradizionale. Il cariotipo molecolare, nel nostro laboratorio, utilizza la metodica CGH-Arrays (Comparative Genetics Hybridization Arrays)
Si premette che, dal punto di vista tecnico, è lo stesso per tutti i tipi di amniocentesi, cambiano soltanto le indagini eseguite sul liquido amniotico.
L’amniocentesi tradizionale di base, rappresenta l’indagine prenatale più “vecchia”.
Essa accerta solo l’esistenza delle sole malattie cormosomiche (esempio sindrome di down).
Questo tipo di ricerca non garantisce affatto che il feto sia esente da malattie genetiche.
Infatti, questo tipo di esame fornisce informazioni solo sulle principali anomalie cromosomiche attraverso la determinazione del cariotipo fetale (ad esempio la trisomia 21 o Sindrome di Down).
Essa indaga essenzialmente su quelle forme patologiche, che interessano il numero e l’aspetto grossolano dei cromosomi.
Nulla si potrà sapere delle piccole alterazioni dei cromosomi e sull’esistenza di alterazioni dei geni in essi contenuti.
Queste alterazioni costituiscono la causa principale di anomalie genetiche.
Si premette che, dal punto di vista tecnico, è lo stesso per tutti i tipi di amniocentesi cambiano soltanto le indagini eseguite sul liquido amniotico.
L’AMNIOCENTESI CON STUDIO PARZIALE DEL DNA che comprende, oltre allo studio tradizionale dei cromosomi (uguale all’amniocentesi tradizionale di base), anche la ricerca del maggior numero oggi possibile di mutazioni che causano le malattie geniche più frequenti nella popolazione.
Queste malattie sono in genere trasmesse da genitori portatori sani che non sanno di esserlo. L’analisi fornisce, con relativa rapidità, uno screening genetico sulle seguenti 5 sindromi:
✔ ATROFIA MUSCOLARE SPINALE (SMA). La SMA rappresenta un gruppo di 4 forme di gravi disordini neuromuscolari, piuttosto conosciute per gli effetti devastanti che conducono alla progressiva degenerazione dei neuroni fino all’impossibilità di compiere movimenti. L’incidenza va da un caso su 6000/10.000 nati, si trasmette dall’unione di 2 genitori portatori sani. Dall’unione di genitori portatori il rischio di generare un bambino affetto è del 25%.
✔ FIBROSI CISTICA. Una malattia genetica che colpisce alla nascita 1 bambino su circa 2500. Il bambino malato presenterà gravi problemi respiratori e digestivi poiché tutte le mucosità dell’organismo sono molto dense. La malattia, essendo autosomica recessiva, si verifica dall’unione di due portatori sani del gene CFTR. Come per la SMA il rischio di generare un figlio affetto, da parte di due portatori sani, è di un caso su 4.
✔ RITARDO MENTALE (Sindrome di X-Fragile o di Martin Bell) è una malattia genetica che colpisce 1 bambino maschio su 4000 e 1 femmina su 6000; 1 donna su 250-350 è portatrice sana di questa mutazione. A volte il gene premutato passa di generazione in generazione senza manifestarsi prima che un bambino ne risulti affetto. Le alterazioni di tale gene comportano manifestazioni cliniche molto diverse, che vanno dalla difficoltà di apprendimento scolastico fino alle più gravi forme di ritardo mentale descritte come Sindrome di Martin Bell (o X-Fragile).
✔ SORDITÀ CONGENITA EREDITARIA. Il rischio di ricorrenza delle sordità per cause genetiche o ambientali (infezioni prenatali) alla nascita è di 1 su 1000.
La maggior parte delle sordità congenite è di natura ereditaria con trasmissione recessiva (entrambi i genitori sono portatori sani) o sporadica. In entrambi i casi è stata accertata la responsabilità di una serie di proteine necessarie all’integrità dell’organo dell’udito. Queste proteine si chiamano Connexine ed ruolo particolare la svolge la Connexina 26, codificata da un gene denominato GJB2. Grazie alla introduzione, nel nostro laboratorio, della Next Generation Sequencinq (NGS), è possibile indagare sulla quasi totalità delle mutazioni presenti nelle regioni codificanti (attive) del gene Connexina 26 e Connexina 30. La conoscenza di un eventuale stato di sordità, addirittura in epoca prenatale, può favorire l’organizzazione di un programma terapeutico appropriato presso specialisti del settore, che saranno quindi in grado di adottare rimedi sia chirurgici che logopedici che protesici, al fine di sviluppare le capacità audio-sensoriali utili a riportare la normalità nel paziente affetto.
✔ DISTROFIA MUSCOLARE DI DUCHENNE-BECKER. È una malattia genetica degenerativa dei muscoli. Questi progressivamente si indeboliscono fino alla paralisi totale. È una delle forme di distrofia più frequente e grave: si manifesta già nei primi tre anni di vita e causa la perdita della deambulazione nella seconda infanzia. La distrofia muscolare di Becker, invece, è caratterizzata da sintomi meno gravi ed a esordio più tardivo. La causa dell’insorgenza di entrambe le patologie è da ricercare in mutazioni sul gene che codifica per la proteina “distrofina”. Queste mutazioni si trasmettono come carattere legato al cromosoma X e, come tutte le malattie recessive legate all’X, la Distrofia di Duchenne colpisce prevalentemente i maschi (50% della prole maschile) e viene trasmessa da donne portatrici asintomatiche del gene difettoso. L’incidenza alla nascita dei maschi affetti è di 1 su 3000-3500. In alcuni rari casi sono stati descritti casi di femmine affette. Da una madre portatrice sana metà delle figlie potrebbero essere a loro volta portatrici. Grazie alla introduzione, nel nostro laboratorio della Next generation Sequencing (NGS), è possibile indagare sulla quasi totalità delle mutazioni presenti nelle regioni codificanti (attive) del gene della Distrofina.
Si premette che, dal punto di vista tecnico, è lo stesso per tutti i tipi di amniocentesi cambiano soltanto le indagini eseguite sul liquido amniotico.
Esiste poi una terza possibilità che rappresenta l’indagine più ampia che possa essere oggi eseguita nel liquido amniotico e che utilizza tecniche sofisticate ed estese di analisi del DNA.
Questa è l’AMNIOCENTESI MOLECOLARE CON AMPIO STUDIO DEL DNA E SCREENING METABOLICO (nota comunemente con il termine improprio di “superamniocentesi”).
Questa metodica di laboratorio rappresenta il massimo delle potenzialità diagnostiche in diagnosi prenatale. Essa comprende i seguenti quattro gruppi di approfondimenti diagnostici:
- Il cosiddetto “cariotipo molecolare” che analizza in solo 72 ore tutte le alterazioni del numero dei cromosomi (trisomie come la sindrome di Down e tutte quelle anomalie che risultano visibili al cariotipo tradizionale). Inoltre, essendo un esame di biologia molecolare indaga, contemporaneamente, su ben oltre 100 patologie che, nell’amniocentesi tradizionale, non potrebbero essere diagnosticate. Oltre queste 100 patologie, il cariotipo molecolare può scoprire anche delezioni, microdelezioni e microduplicazioni che, come le prime, sfuggirebbero all’amniocentesi tradizionale. Il cariotipo molecolare, nel nostro laboratorio, utilizza la metodica CGH-Arrays (Comparative Genetics Hybridization Arrays).
- Diagnosi molecolare delle mutazioni più frequenti relative alle 5 più note e diffuse anomalie geniche di cui si è già detto (Atrofia Muscolare Spinale, Fibrosi cistica, Distrofia muscolare, Ritardo mentale da X-Fragile, Sordità congenita ereditaria) in circa 10 giorni.
- Entro 15 giorni, comunque, nei nostri laboratori si effettuerà lo studio del cariotipo tradizionale. Questa ulteriore indagine non è inutile ma rappresenta la “prova del 9” del cariotipo molecolare che, pur potendo avere grandissime potenzialità diagnostiche, purtroppo ha dei limiti per alcune patologie cromosomiche (mosaicismi e riarrangiamenti) che non vengono diagnosticate se non mediante tecniche tradizionali.
- Screening gratuito di numerose malattie metaboliche mediante raffinata tecnica HPLC in circa 7 giorni. Si tratta di un test di screening eseguito nei nostri centri a titolo assolutamente gratuito soltanto su questo tipo di amniocentesi. Questa indagine permette, attraverso un accurato dosaggio biochimico, di ottenere informazioni sulle concentrazioni di alcuni metaboliti responsabili di circa 40 patologie del metabolismo.
Questa iniziativa ha grande valore etico ed un importante risvolto clinico
perché permette in alcuni casi, attraverso un’opportuna terapia da intraprendere già in gravidanza (alimentare o farmacologica), di evitare i gravi danni neurologici che tali errori congeniti determinano già a partire dalla vita intrauterina.
Per appuntamenti di diagnosi prenatale, fuori orario segreteria, si può telefonare in ogni momento al numero 06 85 05 505, (numero attivo anche festivi e notturni)