Ecografia vescicale
L’ecografia vescicale utilizza una sonda a media frequenza (3.5 MHz) che, posta a contatto della regione pelvica, in posizione supina, esplora la vescica e l’utero (nella donna) o la prostata (nell’uomo).
L’esame è fondamentale per studiare le funzionalità dell’apparato urinario e per individuare problematiche come il tumore vescicale o il polipo vescicale.
Cosa si vede con l’ecografia vescicale?
L’ecografia alla vescica serve per dimostrare con grande accuratezza e precisione la presenza di una patologia della vescica. In particolare, tale metodica permette di individuare la presenza di calcoli, diverticoli, neoplasie (tumori, polipi e papillomi). Serve inoltre per la valutazione volumetrica e grossolana della prostata.
Ecografia vescica: Preparazione
L’ecografia vescicale prevede una preparazione piuttosto semplice. Infatti, deve essere eseguita esclusivamente a vescica piena (per riempire la vescica occorre: urinare 3 ore prima dell’esame e bere un litro d’acqua un’ora prima).
ATTENZIONE! Come prepararsi per l’ecografia vescicale se il paziente è un grave cardiopatico o è molto anziano? In questo caso il soggetto deve bere, lentamente, solo mezzo litro.
Come viene fatta l’ecografia vescicale?
L’ecografia vescicale viene fatta con gli stessi strumenti delle altre tipologie di ecografie e prevede due step. Il primo prevede l’ecografia a vescica piena, seguendo il procedimento descritto nel precedente paragrafo. Il secondo prevede una ripetizione dell’ecografia dopo lo svuotamento della vescica.
Il tempo necessario all’esecuzione dell’esame con tale tecnica dipende dalla problematica che si riscontra, può durare da un minimo di 10 minuti ad un massimo di mezz’ora.
Quanto influisce l’esperienza dell’operatore e dove farla?
Il risultato dell’ecografia vescicale dipende totalmente dall’esperienza del medico che la esegue. L’esame deve essere affidato esclusivamente ad un operatore molto esperto. Solitamente un medico internista o un radiologo che abbia seguito un training specifico. L’operatore deve essere molto esperto a riconoscere le immagini ecografiche. La capacità con cui interpreta le immagini rappresenta l’elemento fondamentale per ottenere un risultato accurato e veritiero. L’operatore dovrà anche possedere una profonda conoscenza della fisiopatologia e della storia naturale delle affezioni di tale organo.
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