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L’infezione da SARS-CoV-2 è un Coronavirus responsabile del Covid-19. È una malattia a trasmissione oro-fecale fa parte di quelle infezioni i cui agenti eziologici penetrano nell’organismo prevalentemente attraverso il canale alimentare ed il naso ma la cui eliminazione è rappresentata dalle feci (5,6,7,8).
Il coronavirus colpisce le mucose. Il primo test utilizzato per la ricerca delle infezioni è stato il tampone nasofaringeo. E’ risaputo che la sua capacità diagnostica è piuttosto bassa (1,2,3).
Per ovviare a tali limiti, e per meglio comprendere la diffusione del virus nei vari organi ed apparati, di lì in poi il nostro gruppo (4) ed un grande numero di ricercatori hanno cercato il virus In diversi organi al fine di elaborare una diagnosi più precisa.
Dagli studi più recenti, ampi e attuali, risulta evidente che il virus si localizzi dapprima nella faringe per poi passare ai polmoni e poi all’intestino.
La possibilità di scoprirlo però varia a seconda delle modalità con cui si va a ricercare.
L’esame che più di tutti lo rileva, risulta essere il lavaggio broncoalveolare mediante broncoscopia (oltre il 90% di detection rate) ma si tratta di un esame estremamente invasivo e si riserva come ricerca ancillare nei casi dove la broncoscopia sia richiesta per motivazioni cliniche diverse.
Dall’inizio della pandemia è invalso l’uso di eseguire i tamponi naso-faringei che, però, come oramai appare evidente, non hanno grande potenzialità diagnostica e debbono essere spesso ripetuti oltre ad essere molto fastidiosi se ben eseguiti.
Allo stesso modo appare evidente da tutti i più recenti ed attuali studi che il virus persiste in diversi distretti dell’organismo in tempi diversi e può scomparire nel faringe e, addirittura, nell’albero broncoalveolare per persistere settimane nell’intestino dove viene rilevato dai tamponi rettali (4,8).
Il tampone analizzato con tecnica molecolare o con tecnica in immunofluorescenza IFA non cambia sostanzialmente nel risultato, benché il tampone molecolare rappresenti il test di conferma.
La maggior parte degli studi attestano che, se messi a confronto, il tampone in immunofluorescenza IFA (se ben eseguito) e quello molecolare tendono ad eguagliarsi. Il confronto mostra una Specificità del 100% ed una eccellente Accuratezza (96.3%).
Si deve segnalare che tale test, ricercando come antigene le stesse proteine di superficie, comuni ad entrambi i virus, non distingue se ci si trova di fronte ad una infezione da SARS-CoV o da SARS-CoV-2. Sarà solo il seguente tampone in PCR che chiarirà il tipo di infezione.
INFORMAZIONI GENERALI AGGIUNTIVE:
Questi tipi di test vengono eseguiti nella nostra struttura in un percorso totalmente differenziato e protetto:
- accurato triage in entrata con esclusione dei soggetti sintomatici
- personale di segreteria protetto con DPI
- personale di sanificazione specializzato e presente in sede
- continua sanificazione della hall e degli ascensori
- prelievi eseguiti in ambiente dedicati e continuamente sanificati
Mentre il virus penetra nell’organismo, quest’ultimo inizia la produzione di anticorpi di classe M e G che, seppur presentando un andamento piuttosto variabile da soggetto a soggetto, a grandi linee, secondo quanto oggi si conosce sulla storia naturale della risposta immunitaria all’infezione da virus SARS-Co-2 (1,2,3,4,5,), si comportano generalmente nel seguente modo:
Le prime immunoglobuline che compaiono sono le IgM, marcatori di fase acuta, in quanto si tratta in genere del primo anticorpo prodotto dal sistema immunitario in risposta ad un’infezione. Ciò avviene dopo circa 10 giorni dall’infezione. Questa classe di immunoglobuline, secondo quanto oggi risulta dalle suddette osservazioni scientifiche, scompare dopo circa 60/80 giorni dall’infezione. A mano a mano che il tempo passa i linfociti B si perfezionano e si trasformano in plasmacellule che formano gli anticorpi mirati “specializzati” per poter distruggere quel determinato virus. Questi sono gli anticorpi di classe G.
Le IgG compaiono per ultime e sono, infatti, prodotte in fasi più tardive nel corso dell’infezione, in genere due settimane dal primo contatto. Esse rappresentano un buon marcatore di una risposta immunitaria attiva e competente. Esse rimangono da sole dopo circa 60/80 giorni dalla infezione.
INFORMAZIONI SUL TEST COMBINATO:
In base alle premesse scientifiche per avere un quadro completo e assolutamente preciso dello stato infettivo del soggetto e del suo stato nei confronti della infezione virale si è disegnato un test integrato il più completo e sicuro possibile per procedere ad uno studio che valuti l’aspetto infettivo ed il controllo umorale dell’organismo.
Il test viene eseguito valutando tutti gli aspetti dell’infezione:
A) La presenza/assenza del Virus nel tratto respiratorio superiore mediante ricerca della proteina virale.
La ricerca del virus viene eseguita con metodo immunofluorescenza per la ricerca dell’antigene virale di superficie. Tale esame è un test di screening e non deve essere confuso con il tampone nasofaringeo per ricerca virale in Biologia Molecolare mediante Polymerase Chain Reaction (PCR) che rimane, pur con i suoi limiti, il gold standard per la ricerca virale ed al quale si deve accedere al momento in cui il presente test immunofluorescenza risulti positivo o debolmente positivo ovvero nel caso in cui il medico curante ne indichi la necessità.
Tale Test è perfettamente validato ed utilizzato sempre più diffusamente come test di primo approccio per la ricerca diretta degli antigeni virali, tramite tampone sulla superficie dei tessuti biologici dove questo sia presente.
Secondo i dati della Letteratura 15,16,17,18,19,20 il test eseguito, se confrontato con il test molecolare, qualora il virus fosse presente nel tessuto che viene esaminato presenta una specificità del 100% una buona Sensibilità (90%) ed una eccellente Accuratezza (96.3%).
Si deve segnalare che tale test, ricercando come antigene le stesse proteine di superficie, comuni ad entrambi i virus, non distingue se ci si trova di fronte ad una infezione da SARS-CoV o da SARS-CoV-2.
I risultati positivi ottenuti con il test dell’antigene sono estremamente precisi, ma esiste una maggiore possibilità di falsi negativi. Di conseguenza i risultati negativi non escludono completamente che l’infezione sia presente e potrebbe essere necessario confermare questi risultati con un test molecolare PCR, prima di prendere decisioni terapeutiche o per prevenire la possibile diffusione del virus a causa di un falso negativo.
Nonostante il tampone rapido sembri avere una sensibilità minore rispetto a quello molecolare, questo non rappresenterebbe un limite per il suo utilizzo, ma quasi un vantaggio; permetterebbe, infatti, di identificare le persone che presentano una carica virale abbastanza elevata da potersi ammalare e trasmettere l’infezione, scartando automaticamente i soggetti con carica virale molto bassa e considerata “innocua” sia per loro stessi che per gli altri.
BIBLIOGRAFIA:
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2. Upper respiratory tract sampling in COVID-19 Mawaddah A1, Gendeh HS, Lum SG, Marina MB. Malays J Pathol. 2020 Apr;42(1):23-35.
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5. COVID-19: Nasal and oropharyngeal swab. Petruzzi G1, De Virgilio A2,3, Pichi B1, Mazzola F, Zocchi J, Mercante G,3, Spriano G, Pellini R. Head Neck. 2020 Apr 30.
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8. Enteric involvement of coronaviruses: is faecal-oral transmission of SARS-CoV-2 possible? Yeo C, Kaushal S, Yeo D Lancet Gastroenterol Hepatol. 2020 Apr;5(4):335-337.
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11. Profile of Specific Antibodies to SARS-CoV-2: The First Report Zeng Z, Chen L, Pan Y, Deng Q, Ye G, Li Y, Wang X. In: J Infect. 2020 Apr 10.
12. Profile of Specific Antibodies to SARS-CoV-2: The First Report Xiao DAT, Gao DC, Zhang DS.. In: J Infect. 2020 Mar 21. In: J Infect. 2020 Mar 21.
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14. Detection of SARS-CoV-2 in Different Types of Clinical Specimens Wenling Wang , Yanli Xu , Ruqin Gao 3, Roujian Lu , Kai Han, Guizhen Wu , Wenjie Tan . JAMA . 2020 Mar 11;e203786. : 10.1001/jama.2020.3786.
15- Gerardo Petruzzi , Armando De Virgilio , Barbara Pichi , Francesco Mazzola , Jacopo Zocchi , Giuseppe Mercante, Giuseppe Spriano, Raul Pellini. COVID-19: Nasal and oropharyngeal swab In: Head Neck 2020 Jun;42(6):1303-1304. doi: 10.1002/hed.26212. Epub 2020 Apr 30.
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17- Sullivan PS, Sailey C, Guest JL, Guarner J, Kelley C, Siegler AJ, Valentine-Graves M, Gravens L, Del Rio C, Sanchez TH Detection of SARS-CoV-2 RNA and Antibodies in Diverse Samples: Protocol to Validate the Sufficiency of Provider-Observed, Home-Collected Blood, Saliva, and Oropharyngeal Samples.. In: JMIR Public Health Surveill. 2020 Apr 24;6(2):e19054. doi: 10.2196/1905
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