Centro clinico di Alta specializzazione per la cura delle malattie dell’intestino, dell’ano e del pavimento pelvico.
- Emorroidi
- Stitichezza
- Prurito anale
- Sanguinamento
- Incontinenza
- Fistole
- Ragadi
- Prolasso
Nuova terapia chirurgica radicale del prolasso emorroidario
“Una precisa diagnosi per una corretta cura”
LE MALATTIE DELL’INTESTINO E DELL’ANO
(PER MAGGIORI DETTAGLI CLICCA QUI)
EQUIPE SPECIALISTICA MULTIDISCIPLINARE:
- Chirurgo proctologo
- Anestesista
- Neurologo
- Dietologo
- Endoscopista
- Microbiologo
- Ginecologo
- Istologo
- Chirurgo generale
- Urologo
- Fisiopatologo del pavimento pelvico
- Psicoterapeuta
- Gastroenterologo
- Fisioterapista
- Radiologo
DISORDINI COLON-RETTO-ANALI:
- Stipsi cronica
- Prolasso rettale
- Incontinenza fecale
- Defecazione ostruita
- Rettocolite ulcerativa
- Poliposi adenomatosa familiare
- Neoplasie rettali
- Stenosi anale
Proctologia:
- Ragadi anali
- Fistole sacrococcigee
- Fistole perianali
- Emorroidi
DISORDINI URO-GINECOLOGICI:
- Incontinenza urinaria
- Sindrome urgenza frequenza
- Ritenzione urinaria cronica
- Cistiti recidivanti
- Cistite interstiziale
- Prolasso genitale
Queste malattie (colon-proctologiche) provocano situazioni di disagio anche grave che possono condizionare la vita dei pazienti.
La stitichezza (o stipsi):
Consiste nella abituale defecazione insufficiente o difficoltosa, con feci secche e dure. Anche un’evacuazione ogni 2 o 3 giorni può essere normale, purché non vi sia:
- Mancanza di stimolo
- Difficoltà al passaggio delle feci
- Dolore all’ano al passaggio delle feci
- Dolore e gonfiore di pancia
- Eccessivo sforzo nella defecazione
- Abituale svuotamento incompleto
- Eliminazione di feci secche o caprine
- Necessità di supposte, clistere, lassativi o di aiuto
Se si diventa stitici, specie quando si è anziani è doveroso rivolgersi ad uno Specialista in Colon-proctologia e svolgere tutti i necessari accertamenti clinici.
E’ indispensabile eseguire, comunque, qualunque cura solo dopo la visita di uno Specialista esperto in Colonproctologia che inquadri nel giusto ruolo situazioni di reale sofferenza, talvolta subdole, che nel tempo potrebbero complicarsi o divenire gravi.
La diagnosi di stitichezza può essere fatta solo dopo indagini specifiche (che variano spesso da una persona ad un’altra) in base ai sintomi specifici, e, soprattutto, in relazione agli accertamenti già svolti ed alla storia clinica.
E’ doveroso rivolgersi ad uno Specialista se la stitichezza:
- Compare recentemente
- Si associa a dimagrimento o perdita di peso
- Si hanno dolori addominali con difficoltà ad evacuare
- E’ presente la nausea, specie dopo aver mangiato
- Insieme ai problemi intestinali è presente febbricola
- Si ha prurito o perdite di sangue o muco
- Si hanno comunque concreti dubbi
La ragade anale:
è una piccola ferita che in considerazione della sede e della contaminazione fecale non guarisce facilmente. Nelle fasi iniziali può provocare lievi fastidi come prurito o modesto sanguinamento.
Quando invece la malattia é in fase più avanzata, il dolore ed il sanguinamento (con anemia anche grave!) si fanno sempre più intensi, specialmente dopo una defecazione accompagnata da una sensazione dolorosissima, ed andare di corpo può diventare un vero incubo.
Rimandare la funzione peggiora le cose poiché le feci divengono ancora più dure e tutto ancora più doloroso.
Le fistole perianali:
Sono piccoli tunnel, anche numerosi, che mettono in comunicazione la cute intorno all’ano (perianale) con l’interno del canale anale.
La storia clinica è talvolta subdola; in genere sono precedute da un ascesso perianale con dolore, tumefazione e febbre elevata; in questi casi non guariscono quasi mai spontaneamente ma diviene impellente rivolgersi ad uno Specialista.
Emorroidi:
(SCARICA UNA PRESENTAZIONE)
Il termine in uso indica la dilatazione patologica (“sfiancamento”) delle vene del canale anale, che possono essere frequentemente causa o conseguenza della stitichezza.
Il canale ano-rettale, per vari motivi, tende a “scendere” (età, sforzi, alimentazione errata, stitichezza , ecc.) e si spinge in basso oltre l’orifizio anale, talora sino al prolasso .
Così facendo le vene emorroidarie possono fuoriuscire al di fuori dell’ano provocando i sintomi della malattia emorroidaria con sanguinamenti, prurito, incontinenza e crisi dolorose.
I piccoli noduli emorroidari possono essere trattati ambulatorialmente in modo indolore ed in pochi minuti.
Quando i gavoccioli venosi, dopo la defecazione, devono essere riposizionati manualmente all’interno del canale anale, o quando le emorroidi non rientrano e rimangono sempre fuori, è indispensabile un intervento chirurgico per ripristinare una situazione di normalità.
Sono varie le possibilità di terapia chirurgica e, se eseguite da Specialisti veramente esperti, danno ottimi risultati.
La più recente terapia chirurgica, non è più quella di asportare solamente le vene emorroidarie prolassate (intervento notoriamente molto doloroso).
Si esegue ora la terapia radicale della malattia emorroidaria ed anche un “lifting“ completo della mucosa prolassata. La nuova metodica riporta ad una situazione di normalità anche le vene emorroidarie, senza più dolore o sanguinamenti.
Questo intervento viene eseguito internamente al canale anale senza ferite esterne (che sono quelle responsabili del dolore), così che dopo l’intervento il dolore è minimo e solo per pochi giorni o spesso assente.
La metodica è ottima, ma molto precisa e deve essere eseguita quindi solo da Chirurghi qualificati che abbiano maturato un elevata esperienza in questo tipo di intervento; esso viene effettuato normalmente in anestesia locale, ma può essere eseguito con tutti i tipi di anestesia. Il ricovero è, in media, di 1 o 2 giorni; poco dopo si può riprendere ogni attività.
Ogni Paziente con tali patologie ha pertanto nella sua storia un lungo cammino di esperienze e di disturbi talora gravi; abitualmente ha scelto da solo gli interlocutori ed ha ricevuto diagnosi e terapie approssimative proprio per l’incompleto o frammentario inquadramento clinico.
E’ fondamentale, pertanto, che il Paziente venga seguito da Specialisti nelle varie discipline di elevata competenza ed in un unico centro clinico di riferimento.
Il Centro clinico di Alta specializzazione segue i protocolli scientifici più recenti e qualificati. Rappresenta una novità di elevata qualificazione nell’ambito di queste patologie poiché, per la prima volta, afferiscono ad esso contemporaneamente le competenze multidisciplinari di Specialisti esperti.
LA I° VISITA PREVEDE L’INQUADRAMENTO CLINICO GENERALE CON :
- Colloquio anamnestico e valutazione in dettaglio con questionario specifico
- Raccolta dei dati clinici in una cartella personalizzata, che seguirà il Paziente anche nei successivi controlli
- Visita chirurgica
- Anoscopia
- Definizione e consenso al protocollo diagnostico
Le indagini prescritte si svolgeranno successivamente in orari di norma concentrati, concordati e coordinati.
Il Paziente avrà pertanto un corretto inquadramento clinico con le metodiche più sofisticate e la giusta terapia, anche ambulatoriamente o in ambulatorio chirurgico.
Sarà inoltre seguito nel tempo, svolgendo così anche una concreta azione di prevenzione dei tumori pelvici e del colon-retto che rappresentano la causa più frequente di malattie tumorali
Altamedica Main Center
Centro clinico di Alta specializzazione per la cura
delle malattie dell’intestino, dell’ano e del pavimento pelvico
Responsabile: Prof. Antonino Laganà
Viale Liegi 45 – 00198 Roma
Telefono 068505 Fax 06 8505415
E-Mail: main.center@artemisia.it